Le origini della carbonara, piatto tipico della cucina romana, sono incerte. C’è chi sostiene sia nato verso la fine della seconda guerra mondiale, quando con l’arrivo degli americani aumentarono le disponibilità di uova e bacon (tipici della colazione USA). Oppure che un ex spazzacamino (detti ai tempi carbonari) aperta una osteria l’abbia inventato e dato il nome carbonara in onore del suo ex lavoro. Ma c’è anche chi attribuisce questo piatto ai carbonai. In ogni caso questa ricetta ha spopolato in Italia e nel resto del mondo per la sua semplicità e gusto imbattibile. Nella ricetta originale si usa il guanciale. Generalmente viene rosolato senza grassi, ma se volete esagerare mettete in padella un cucchiaino di strutto 😉 . Inoltre c’è chi usa solo i tuorli al posto delle uova intere. In questo caso bisogna tenere dell’acqua di cottura per rendere più liquido il condimento. Immancabile poi è il pecorino che da sapidità e cremosità. Negli anni ci sono state molte modifiche a questo piatto e quella più discussa è stata l’aggiunta della panna. Vi lascio qui il link per questa versione della carbonara nel caso vogliate provarla.
Scolate la pasta (tenete un po' di acqua di cottura) e versatela nella ciotola del condimento. Aggiungete metà del guanciale rosolato e mescolate. Se risultasse secca aggiungete un goccio di acqua di cottura. Impiattate, irrorate del guanciale rimanente e di pecorino a neve.
Giuseppe Caliri in arte "fudonero" Chef, appassionato anche di cucina etnica. Dopo aver frequentato la "Tokyo Sushi Accademy", torna in Italia ed intraprende l'attività di chef a domicilio che affianca a quella di insegnate presso diverse scuole di cucina.
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