Oggi vi propongo un viaggio lungo le coste italiane attraverso il gusto con una ricetta tipica, il Sauté di Vongole. Un piatto che evoca il profumo del mare e il sapore intenso e caratteristico dei molluschi. Un’esplosione di sapori che si sprigiona in padella e incanta il palato con la sua semplicità e la sua genuinità. Nato come piatto povero della tradizione marinara, il sauté di vongole è oggi uno dei protagonisti indiscussi delle tavole italiane. La sua preparazione è semplice e richiede pochi ingredienti, ma di qualità: vongole freschissime, olio extravergine d’oliva, aglio, peperoncino, vino bianco e prezzemolo fresco. Questi pochi elementi danno vita a un piatto dal sapore unico e inconfondibile. Le note dolci e iodate delle vongole si sposano perfettamente con la piccantezza del peperoncino, la freschezza del prezzemolo e la sapidità del vino bianco. Il tutto è poi esaltato dall’olio extravergine d’oliva, che dona al piatto un tocco di aromaticità e un profumo irresistibile.
Il sauté di vongole è un piatto che si può gustare in qualsiasi periodo dell’anno, ma è particolarmente apprezzato durante la bella stagione, quando le vongole sono al massimo della loro freschezza. Nelle regioni costiere italiane, in particolare in Campania, viene spesso servito come antipasto o secondo piatto, accompagnato da crostini di pane bruschettati.
Iniziate la preparazione dalla pulizia delle vongole. La prima cosa da fare è eliminare quelle aperte o che presentano la conchiglia danneggiata perché quasi sicuramente la vongola al suo interno è morta e può causare intossicazioni alimentari.
Battete le vongole una alla volta su una superficie piana per individuare e scartare quelle piene di sabbia. Fatta questa operazione sciacquiamo le vongole sotto un getto di acqua corrente.
Poi mettetele a spurgare. Per lo spurgo occorre ricreare un ambiente simile a quello marino la cui concentrazione di sale va dal 35% al 40% circa, perciò per ogni litro di acqua aggiungiamo 35g / 40g di sale fino. Lasciate le vongole a spurgare per circa un paio d’ore. Questa operazione di spurgo non è tuttavia sempre necessaria perché talvolta è già effettuata dal pescivendolo. In questo caso basterà sciacquare bene le vongole sotto un getto di acqua corrente. Il mio consiglio quindi è di chiedere sempre al vostro pescivendolo di fiducia.
Infine sciacquatele bene sotto un getto di acqua corrente.
Preparate i crostini tagliando il pane a quadrotti. Lo condiamo con un filo d’olio e un pizzico di sale. Disponete i crostini in una teglia rivestita di carta forno e cuoceteli in forno già caldo a 225°C per circa 3 o 4 minuti in modalità grill. Dovranno risultare dorati.
In una padella capiente scaldate l’olio, aggiungete l’aglio e il peperoncino. Lasciate soffriggere un minuto. Aggiungete le vongole, un ciuffo di prezzemolo lavato ed asciugato, chiudete con il coperchio e lasciate cuocere qualche minuto a fuoco moderato.
Poco prima che le vongole risultino completamente aperte, irroratele con il vino bianco, alzate la fiamma e lasciate sfumare il vino.
Quando le vongole risulteranno tutte completamente aperte, spegnete il fuoco, aggiungete del prezzemolo fresco lavato, asciugato e tritato e servite subito assieme al sughetto e ai crostini.
Le vongole che rimangono chiuse dopo la cottura non sono commestibili e vanno eliminate.
La mia ricetta preferita? una combinazione equilibrata di ingredienti dolci, ingredienti salati, aromi e profumi che evocano ricordi, tradizioni di famiglia ricche di sentimenti ed emozioni. Tutto condito con un pizzico di storia, cultura e novità. Una buona dose di entusiasmo completa il piatto con abbondante curiosità e passione. Il tutto servito su un letto di amore per la…
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