I dolcificanti fanno male? Vediamo quale scegliere!
come possiamo continuare a goderci la vita senza essere tristi?
Stabilito che lo zucchero NON fa proprio bene e che molte persone non possono farne uso per la dieta o per il diabete. Pensate solo che il gusto “dolce” è strettamente collegato ai centri recettori del nostro cervello al punto tale da ridurre il dolore e mitigare i sintomi della depressione e dello stress!.
Per risolvere questo grande problema ci vengono incontro i “DOLCIFICANTI ALTERNATIVI“, ma è tutto oro quello che luccica?
Vediamo un po’ di chiarire le cose, partendo dalla base.
Che cosa sono i dolcificanti?
Sono quelle sostanze che riescono a dare un sapore dolce agli alimenti e alle bevande. Quindi lo stesso saccarosio (zucchero) fa parte della famiglia. Oggi però le persone erroneamente associano la parola dolcificante solo ai prodotti utilizzati come sostituti dello zucchero.
Perché tendiamo a pensare che facciano male? Perché esiste una divisione fra dolcificanti naturali e dolcificanti artificiali, di seguito una mia selezione di quelli che ritengo degni di nota:
Naturali
Miele: è un alimento vero e proprio, ricco di vitamine e minerali e non prevede particolari processi di raffinazione artificiale. Purtroppo è il più costoso ed il meno versatile nell’uso quotidiano infatti non bisogna mai utilizzarlo cotto/bollito, perché perderebbe molte delle sue proprietà.
Melassa nera: può essere considerato il miele dei vegani (ha una consistenza molto simile). Essa viene estratta mediante la raffinazione della canna da zucchero ed è ricca di vitamine e minerali importanti per il nostro sistema immunitario.
Succo d’agave: composto principalmente da fruttosio e glucosio si ottiene dall’omonima pianta di agave. Ha un grande potere dolcificante, ma un picco glicemico inferiore di circa 3 volte rispetto allo zucchero bianco. Ne esistono di 3 tipi con tre colorazioni diverse dalla più chiara a quella più scura, la differenza è il suo gusto più deciso in quella più scura da preferire accanto a piatti salati, mentre quella più chiara è utilizzata per dolcificare, perché ha un gusto più delicato.
Xilitolo (zucchero di betulla): è il dolcificante utilizzato per i chewing gum “senza zucchero” si estrae da frutti e verdure con un potere dolcificante superiore a quello dello zucchero, ma con la caratteristica di aiutare a contrastare l’insorgenza della carie ed a rimineralizzare i denti.
Stevia: è estratto dalle foglie dell’omonima pianta e ne esistono tre varianti: polvere, liquida o essiccata. Il suo potere dolcificante può arrivare ad essere 300 volte più dello zucchero. Ritenuto uno dei migliori dolcificanti in natura, perché ha zero calorie. Come tutte le cose belle ha un difetto, presenta un leggero gusto di liquirizia e quindi tende ad alterare il sapore dei cibi e delle bevande (provatelo nel caffè e mi capirete…). Purtroppo è un estratto raffinato non pienamente collocabile fra i dolcificanti naturali, come invece sarebbe la foglia della pianta.
Malto d’orzo: ottenuto con la macerazione dei chicchi di orzo ha un gusto molto delicato e un basso apporto calorico. Ricco di vitamine del gruppo B ed una serie incredibile di sali minerali quali: calcio, ferro, fosforo, potassio, magnesio, rame e selenio. Depurante del fegato e un ottimo aiuto per cistite e come antitumorale, è ritenuto uno dei migliori in assoluto per tutti i suoi benefici!
artificiali (edulcoranti)
Sono composti chimici di laboratorio, ma non è detto che siano del tutto sintetici. Molti sono ricavati dallo stesso zucchero o dalle erbe.
Aspartame: L’aspartame presenta delle qualità organolettiche simili allo zucchero, ma è 200 volte più dolce. A causa della sua instabilità chimica non può essere sottoposto a cotture elevate (forno o fritture). Non può essere combinato con soluzioni acide, perché ne diminuirebbe il suo potere dolcificante. Utilizzato a dosi superiori 30mg/Kg può portare emicrania ed ha come effetti collaterali: angioderma, orticaria, panniculite nodulare.
Ciclamato: ha un potere 50 volte superiore allo zucchero e la dose da non superare è di 7g per kg di peso. Sospettato di essere cancerogeno ad alte dosi su alcuni studi effettuati sui ratti è stato riabilitato con riserva. In Europa l’uso è consentito con restrizioni ed esclusioni.
Saccarina: rispetto allo zucchero è 500 volte più dolce! Ha come negatività un retrogusto amaro e metallico che risulta sgradevole in grosse quantità. La dose consigliata per un adulto pari a 2,5g per kg di peso. È stabile al calore anche in ambiente acido. Diventa una sostanza cancerogena se ingerita nella quantità di 4 g/kg in dose unica.
Acesulfame K: uno degli edulcoranti meno dannosi per l’uomo, dato che non viene metabolizzato e si elimina con le urine. Ha un potere dolcificante 200 volte più dello zucchero. La dose da non superare è di 7g per kg di peso. Non sembra avere effetti collaterali e sebbene si elimini con le urine è sconsigliato in gravidanza.
Sucralosio: derivato del saccarosio ne è 600 volte più dolce! In cucina è il dolcificante artificiale più stabile esistente attualmente sul mercato e il più simile allo zucchero. Rimpiazzando completamente lo zucchero in molte ricette, utilizzato in più di 4500 prodotti alimentari (cibi e bevande). Privo di retrogusti sgradevoli è stabile alle alte temperature è uno dei migliori sostituti artificiali! La dose giornaliera consentita è di 9 mg/kg del peso corporeo. Riguardo agli effetti collaterali sono stati sollevati presunti effetti sul timo, una ghiandola molto importante per il sistema immunitario. Un uomo di 80kg per creare dei danni alla ghiandola del timo dovrebbe assumere più di 20.000 bustine al giorno per circa un mese!
Considerazioni
I dolcificanti in generale non fanno male! Nei vari studi effettuati si evince che l’utilizzo di edulcoranti, naturali o artificiali che siano, porta ad ingrassare proprio perché il loro sapore dolce non è abbinato a un corrispettivo apporto nutritivo e ciò manda in crisi la capacita dell’organismo di regolarsi correttamente. Per arrivare a tutto questo sono le quantità e l’uso che fanno la differenza. Utilizzati con parsimonia i dolcificanti ci aiutano a mantenere un giusto apporto calorico. Principalmente aiutano le persone che per patologie o malattie NON possono usufruire dello zucchero!
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